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lentini gaetano
Le sue 963 poesie
| Vagavo stanco
e inquieto, per
resistere
con sinergia al
declino dell'amata;
nel mio arco
è la speranza,
dentro un fosso è la
mia vita?
Verso il cielo
il suo guardare,
sussurrai
nella notte... nelle
mie braccia
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| Sono
stanco di essere
uomo, le difficoltà...i
mie giorni sono
perdenti.
Nel cammino
ho perso qualcosa,
le radici sono
spente.
Le mie
foglie maculate,
solo la Fede dà
speranza.
Turbabile?
Non c'è il
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| Esausto
brulicava la mente,
quanto fuggitivo
è l’intimo,
del suo gioviale
volere.
L’ansia,
balenante si spinge
fra le braccia, il
volermi... solo per
avermi? Dignità...non
mendico l’amore.
Un svagare
senza limite, dove
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| Come stelle
cadute nel pozzo è
il suo dire; le ingerenze,
non fanno vivere né
annoverare.
Illusorio
quando... insolente è
il suo grido, nella notte;
non fa vivere né
parlare.
Scompare,
dietro una rovina
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| Quel giorno,
sottile e silenzioso
ronzò nella
mia anima. Scompare
l'odiosa e torturata
attesa, un sussurro che
vibra e trasalì
sorpresa.
Persi la quiete,
un sonno acceso che
sfociava assetato d’amore.
Temeraria
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| Gridai con forza,
non sarò succube degli
uomini; sfuggirò
dai miei oppressori.
Aggiungerò
quest’altro Sacramento,
principio... di buon
cristiano.
Un bisogno
di acqua zampillante,
a ricordo di quel
giorno.
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| La curva
del
silenzio,
è un’onda che
mi investe;
una preda senza
voce,
che mi esclude
dalle
conquiste.
Mi manca
il
sorriso,
perché vivo
senza
l’amore;
una tortura
sono
le attese,
il
bisogno... resta
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| Il suo pensare,
sfiora l’ombra che non
è un nome; miete dove non
ha seminato, solo per
l’apparire?
Scrutai la
vanità, in quel corpo
da ragazzina impertinente;
non da marito... una
adolescente.
Colma di
tristezza, si
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| Vano e sterile
è il sentire, oltre
il giusto in politica l’avere?
Nessuno dei giovani si
può accasare.
I crostacei
mi fanno male, quando il
mio prossimo muore di fame.
Il piacere è una stella da
seguire?
Sereno
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| Un bel giorno di
primavera, in quel terreno
fertile una rosa spuntò; le sue
labbra si sono aperte e il vendo
ancora oggi il suo profumo
emana.
È molto bella,
me la presentò come una
stella; un gesto amico che si
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| Tanta è la
gioia, di avermi messo
al mondo; nemmeno i nonni
bastano, per soddisfare
il bisogno.
Perché
risolvermi i problemi,
datemi da mangiare; così capirò
quando mi diranno... ma
tu dov’eri?
La
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| Lo scoglio
del codardo, ha rovinato
la festa; non fu il maltempo,
qualcuno ha perso
la testa.
Si sono
aperte le labbra della
lussuria in quel naviglio; in
quella falla... c’è la morte
e lo scompiglio.
In quella
cabina il
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| In quella
piccola bocca,
digiuna il suo parlare;
può ridere per noi
l’eternità?
Esula la
stanchezza alle
carezze, la volontà...è la
saggezza di un
pensiero.
Mani aperte
dove la costante sarà
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| Turbato
della sua incostanza;
vorrei attenuare il mio
soffrire e sprigionare
il sogno del primo
amore.
In quella
baia, le sue falesie
sono testimone; conciliante
nel manifestare il suo
volere.
Hanno visto
spegnere i bollori del
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| Il buon senso
di quel passato, insana
la curiosità. L’unica realtà
che è rimasta... crescere
in amore.
L’amare... non
è blandizia fanatica,
scruta la paura e nell’ombra;
rompe il sigillo del
pensiero.
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